IL SEGRETARIO POLITICO
Cari Amici,
nei giorni scorsi, se pur condizionati dai vincoli imposti dal l'emergenza Covid, è stato possibile avviare una ampia riflessione, provocata da una iniziale nota di Ettore Bonalberti, sulla ipotesi di una nuova fase di impegno che acceleri i tempi della costituzione di un nuovo soggetto politico.
Da tempo abbiamo dedicato le nostre energie nella ricostruzione della
Democrazia Cristiana "Storica" con l'obiettivo di inserirla in una dimensione più ampia, non solo di ricomposizione della diaspora democristiana ma di costruzione, per quanto possibile dell'unità politica dei cattolici democratici.
Abbiamo provato in questa prospettiva a lanciare una proposta federativa tra forze politiche ed associazioni riconducibili al popolarismo europeo per una lista unitaria alle recenti elezioni europee.
La nostra iniziativa è stata vanificata dalla indisponibilità dell'U.d.C. e dalle posizioni settarie di alcune associazioni.
In uno scenario politico più maturo abbiamo riproposto il progetto originario che si è concretizzato nella costituzione della Federazione Popolare dei Democratici Cristiani.
C'è da capire come dare contenuti programmatici e strategia operativa ad una aggregazione che non annulla le identità delle varie componenti partitiche ed associative ma le unifica e valorizza in un comune progetto politico ed elettorale.
L'articolazione dei rapporti tra il Partito della Democrazia Cristiana e la Federazione sarà oggetto di valutazione, appena possibile nelle prossime riunioni della Direzione e del Consiglio nazionale.
Per un approfondimento del tema in discussione, mi sembra opportuno tuttavia proporre di seguito, in sintesi una valutazione del sen. Renzo Gubert, Presidente del Partito, emersa come prevalente nel recente dibattito, e che può servire a delineare compiutamente il nostro indirizzo operativo.
- ilnuovo soggetto politico è una Federazione, non un partito unitario, va proseguito quindi il lavoro per stabilire le regole di decisione e di attuazione di esse, a livello centrale e periferico, che contemperi unità ed essere federazione di entità autonome. Le decisioni dell'ultima assemblea sulla scelta del simbolo sono rimaste sospese in attesa di una verifica normativa.
- l'identità della Federazione non è l'essere di centro, comprendendo area laico-liberale e laico riformista, ma è l'ispirazione alla dottrina sociale cristiana e avente come primi soggetti collettivi i partiti che a tale ispirazione esplicitamente si rifanno: la Democrazia Cristiana, D.C., nuovo CDU e altri minori, oltre ad associazioni culturali, sociali e politiche e singole persone. Altro è pensare ad alleanze con l'area laica di centro, purché ciò non comporti il mettere tra parentesi aspetti fondamentali della dottrina sociale cristiana (e dell'intera etica cristiana) non solo in merito alla concezione della democrazia, della libertà, della giustizia, della salvaguardia del creato, della pace, della solidarietà, della sussidiarietà verticale e orizzontale, ma anche in merito alla sfida antropologica che la società contemporanea ci pone (vita umana, famiglia, ecc.).
- l'ispirazione cristiana richiede la laicità della politica, ma questa non consente di tacere su posizioni contrastanti con l'etica cristiana relative alla questione antropologica, come anche ad altre questioni. Per noi la responsabilità politica è da laici, ma da laici cristiani e non possiamo limitarci a porci in netta contrapposizione ad alcune tendenze (sovranismo, populismo) che configgono con i valori della democrazia partecipata e al principio della sussidiarietà, ma a farlo e dirlo anche alle altre che violano il diritto alla vita umana dal concepimento alla morte naturale, la famiglia fondata sul matrimonio, la libertà effettiva di educazione.
In attesa di poter riprender la normale attività, vi saluto cordialmente
Renato Grassi