Con sommo sprezzo del ridicolo il prof. Luciani prosegue, con un esiguo manipolo di "desperados" politici, nella folle avventura di organizzare un improbabile Congresso nazionale della Democrazia Cristiana.
Forse preoccupato della inconsistenza delle sue truppe cerca soccorso e stringe un rapporto politicamente incestuoso con Angelo Sandri indicandolo referente degli iscritti della Democrazia Cristiana Storica nel Veneto, nel Friuli e nel Trentino Alto Adige!!!
Sempre falsificando fatti e informazioni dà notizia di un presunto pronunciamento del Giudice sul possibile annullamento del XIX Congresso Nazionale svoltosi il 14/10/2018.
In totale malafede Luciani omette di precisare che il Giudice ha rilevato una carenza procedurale dei ricorrenti Cerenza e Desimoni e ha rinviato al 18 Febbraio la decisione se cancellare dal ruolo la causa o avviare la prima udienza.
Solo in quest'ultimo caso Luciani potrà chiedere l'eventuale avvio (ove vengano rilevate valide motivazioni) di un processo di cognizione ordinaria per accertare la situazione di fatto esistente tra le parti in controversia, con le modalità e i tempi previsti dal processo civile.
Iniziativa quest'ultima temeraria nella forma e nella sostanza.
Luciani non ha titolo per proporsi in giudizio perché nel 92'/93' non risultava iscritto alla D.C. ed ha prodotto una dichiarazione non veritiera.
Luciani ha convocato e svolto illegalmente una assemblea di iscritti alla Democrazia Cristiana del 92'/93, senza averne titolo, con una sparuta presenza di partecipanti e un numero di deleghe non previste dallo Statuto e comunque non attribuite personalmente.
Luciani & C. hanno fatto deliberare dall'assemblea dei presenti, costituita illegalmente, l'annullamento del XIX Congresso nazionale della Democrazia Cristiana svoltosi il 14 Ottobre 2018 al quale avevano partecipato senza riserve ed erano stati eletti nel Consiglio Nazionale e nella Direzione Nazionale.
Luciani in violazione di ogni norma statutaria e regolamentare decide la convocazione di un nuovo Congresso e fissata la data di svolgimento, la modifica e pensa di fare i congressi in un'unica sede e nello stesso giorno a Roma, ignorando la sentenza del giudice Scerrato che annullò il Congresso che aveva eletto Fontana proprio perché non erano stati fatti i Congressi provinciali e regionali prima del nazionale.
Il diritto di rappresentanza territoriale dei soci e le modalità elettorali vanno garantite e sono chiaramente definite statutariamente e non possono essere coartate da decisioni e modalità attuative illegittime.
Le iniziative illegali di Luciani & C., stanno creando un danno d'immagine alla Democrazia Cristiana e creano ostacoli al corretto funzionamento e alla attività politica e operativa del Partito. Pertanto saranno perseguite perché vengano adeguatamente sanzionate sia in sede civile che penale.
Il Segretario Politico
dott. Renato Grassi