IL SEGRETARIO POLITICO
A tutti i Soci
della Democrazia Cristiana
Loro Sedi
Da alcuni soci D.C., già deferiti al collegio dei Probi Viri per provvedimenti disciplinari relativi a gravi violazioni statutarie etiche e comportamentali, vengono reiterate comunicazioni e iniziative già oggetto di precisazioni sulla infondatezza giuridica delle motivazioni e sulla illegalità conseguente delle attività programmate.
E' opportuno ribadire per evitare ulteriori strumentalizzazioni quanto segue:
- L'assemblea dei soci D.C. autorizzata dal Giudice Romano per consentire la ricostituzione degli organi rappresentativi della Democrazia Cristiana ha esaurito la sua funzione con la convocazione e la celebrazione del Congresso svoltosi il 14 Ottobre 2018.
- L'assemblea prevista per il 12 Ottobre è illegale perché manca di legittimazione da parte dei promotori. Essi, infatti, sono sprovvisti di una nuova ordinanza autorizzativa da parte del Magistrato; si attribuiscono abusivamente un potere di convocazione dei soci sulla base di una presunta nullità del Congresso Nazionale, svoltosi con la loro piena compartecipazione e in presenza di organismi rappresentativi operanti politicamente ed organizzativamente da un anno.
- E' pertanto ingannevole il tentativo di neutralizzare, attraverso le decisioni della citata assemblea, il ricorso palesemente strumentale contro il Congresso presentato da ex soci del Partito in atto impegnati pubblicamente, lo stesso giorno e in altra sede, a promuovere con una assemblea auto convocata (da chi?) da vecchi soci del 1993 per la ricostituzione concorrenziale di un'altra Democrazia Cristiana.
- E' altresì foriero di strascichi giudiziari, anche di natura penale, prevedibilmente derivanti da non corrette comunicazioni societarie e da eventuali decisioni proposte agli inconsapevoli soci coinvolti.
- Dopo anni di sostanziale inerzia, si sta ricostituendo la D.C. politicamente e organizzativamente su tutto il territorio nazionale con l'impegno a perseguire un percorso programmatico ed operativo di più ampio respiro mirato all'unità dei cattolici democratici.
Sarebbe più ragionevole e auspicabile per tutti non attardarsi in misere dispute pseudo giuridiche, motivate dal livore o dall'insoddisfazione di alcuni, ma concorrere tutti pur con idee e proposte diversificate alla costruzione del progetto politico del Partito.
Renato Grassi