Il Consiglio nazionale della Democrazia Cristiana si è riunito a Roma, Sabato 27 Ottobre 2017 presso l’auditorium della basilica di San Lorenzo in Lucina, dopo lo svolgimento del XIX Congresso nazionale il 14 ottobre scorso.
Gianni Fontana è stato eletto Presidente del Consiglio Nazionale e il dr. Troisi Nicola, Segretario amministrativo, rappresentante legale del partito.
Il Consiglio nazionale, udita la relazione del segretario politico nazionale Renato Grassi, l’approva.
Nell’attuale deserto delle culture politiche, la crisi di tutti gli schieramenti tradizionali che hanno caratterizzato la vicenda della seconda repubblica, la guida del paese affidata a una maggioranza trasformistica non votata dagli elettori e frutto del compromesso tra due movimenti espressioni di interessi contrapposti e di valori unificati dalla comune volontà sovranista con tinte di un nazionalismo anacronistico che, con l’isolamento dell’Italia sta portando il Paese in una situazione disastrosa per i ceti medi produttivi e le classi popolari.
La Democrazia Cristiana, erede della cultura dei padri fondatori popolari: Sturzo, Donati, Miglioli e Grandi e dei democratici cristiani: Alcide De Gasperi, La Pira, Aldo Moro, Giulio Andreotti e Amintore Fanfani, intende ripartire dal codice etico di Guido Gonella aggiornato al nuovo tempo della globalizzazione, avviando da subito il tesseramento al partito su scala nazionale per ricostruire la presenza politica dei cattolici democratici in Italia.
Tutti i giovani, le donne e gli uomini “liberi e forti” che credono nel valore della libertà e nella necessità di difendere e attuare la Costituzione Repubblicana, nella necessità di adottare politiche economiche e sociali ispirate dai principi della solidarietà e sussidiarietà proprie della dottrina sociale cristiana, potranno partecipare alle attività che la DC intende organizzare in tutti i comuni italiani dei “cenacoli popolari”; luoghi di sperimentazione della partecipazione, aperti al dibattito e deputati alla selezione della nuova classe dirigente locale, regionale e nazionale.
Unanime la volontà di concorrere alla riforma dell’Unione europea per superare i condizionamenti che la finanza internazionale ha sin qui imposto, con l’introduzione di regole inique e illegittime come il fiscal compact, per riportare l’Unione ai principi e ai valori dei padri fondatori democratici cristiani: Adenauer, De Gasperi, Monet e Schuman.
L’Europa delle nazioni e dei popoli resta l’obiettivo primario dei democratici cristiani in alternativa a tutti gli elementi di disgregazione che, in tutte le sedi, vengono portati avanti dagli attuali partiti di governo.
Il consiglio nazionale della DC, raccogliendo gli appelli di papa Benedetto XVI e papa Francesco sulla necessità dell’impegno politico dei cattolici, recentemente ribadito dal presidente della CEI, card. Bassetti, fa appello a tutti i movimenti, le associazioni, ai gruppi di ispirazione cattolica, agli organismi associativi dei corpi intermedi, affinché concorrano con la DC alla ricomposizione dell’area cattolica e popolare italiana, sul piano dell’assoluta autonomia, come componente centrale dello schieramento politico italiano, che intende assumere il lavoro, la partecipazione politica dei lavoratori nella gestione delle imprese, la valorizzazione del lavoro autonomo, dei commercianti, artigiani, agricoltori, liberi professionisti, dei dipendenti di tutti i servizi pubblici e tutta la realtà del terzo stato produttivo, autentico motore dello sviluppo economico dell’Italia, come l’obiettivo primario della proposta politica della DC.
L’occupazione giovanile e la questione dello sviluppo del Sud saranno assunte come prioritarie e oggetto speciale della prossima conferenza organizzativa nazionale che si terrà entro il mese di dicembre, alla quale saranno invitate con tutte le associazioni dell’area cattolica e popolare le migliori intelligenze della cultura cattolica e democratica italiana.
Dalla conferenza la DC, come nella sua migliore tradizione, intende redigere un manifesto politico programmatico interprete dei bisogni della società nell’età della globalizzazione e dell’era digitale, per riportare il Paese al livello garantito dalla DC storica facendola diventare il 6° Paese industriale del mondo.
Primo appuntamento elettorale le imminenti elezioni per il rinnovo del parlamento europeo dove la DC, rivendicando in tutte le sedi istituzionali l’uso esclusivo dello storico scudo crociato, si batterà per candidati dalla specchiata moralità e seria competenza nelle cinque circoscrizioni elettorali.
Il consiglio nazionale ha eletto la nuova direzione nazionale già convocata per il prossimo 10 Novembre per assumere tutte le iniziative annunciate dal segretario Renato Grassi e per por fine ai contenziosi che hanno colpevolmente sin qui caratterizzato la lunga stagione della diaspora democratico cristiana, alcuni dei quali già positivamente avviati come quelli con gli amici soci del 1992-93.
Avanti dunque da “Liberi e Forti”, un appello che rivolgiamo agli elettori che hanno sin qui disertato le urne, ai tanti stanchi e delusi delle esperienze sin qui vissute negli schieramenti tradizionali della destra e della sinistra in crisi irreversibile.
Una conferenza stampa sarà organizzata entro pochi giorni per la presentazione del nuovo codice etico della democrazia cristiana che ogni iscritto dovrà adottare con l’impegno sturziano a “servire la politica e non servirsi della politica”.
La direzione nazionale del prossimo 10 novembre darà indicazioni precise sulle modalità per avviare la sperimentazione dei “cenacoli popolari” che saranno caratterizzati dalla più ampia autonomia gestionale su base territoriale locale.
Roma,27 Ottobre 2018