Un lungo applauso della Camera ha salutato il rieletto capo dello Stato Sergio Mattarella. Dopo il giuramento, nuovo applauso e tutti in piedi mentre dal Gianicolo sono partiti i 21 colpi di cannone di rito. Ma l'attesa è stata per le parole del Presidente della Repubblica. Quasi 12 cartelle piene, lette da Mattarella in 38 minuti con voce a volte emozionata, interrotte da 55 applausi dei Grandi Elettori. Il Presidente, con mitezza, ha indicato sfide e incoraggiamenti per tornare a far sperare l'Italia del dopo-pandemia. Di seguito il testo integrale del discorso del Presidente della Repubblica

Il Segretario Nazionale della Democrazia Cristiana, dott. Renato Grassi, indirizza al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della sua rielezione, le felicitazioni più cordiali a nome degli iscritti, dei dirigenti della Democrazia Cristiana e suo personale. Al Capo dello Stato è augurato il pieno successo del nuovo mandato politico istituzionale, e riconfermata  la convinzione che l'operato del Presidente garantirà stabilità politica e democratica al Governo e alle istituzioni pubbliche.

Come avevamo auspicato nella riunione del Consiglio Nazionale della Democrazia Cristiana, ribadiamo la nostra convinta adesione alla proposta di rinnovo del mandato al Presidente Mattarella. La convulsa gestione della trattativa per l'elezione presidenziale ha evidenziato la crisi di un sistema basato sulla contrapposizione tra schieramenti di destra e sinistra generati dal sistema elettorale maggioritario e incapaci di costruire una sintesi politica. Le forze politiche con un sussulto di realismo dovranno affrontare con urgenza il tema della modifica del sistema elettorale e a nostro giudizio, approvare un meccanismo proporzionale che restituisca nel contempo agli elettori di poter scegliere i propri rappresentanti

In questo 27 gennaio, Giornata della Momoria, aiutati anche dalla programmazione di Radio e TV, tornano alla mente i volti dei bambini ebrei che furono deportati ad Auschwitz e che mai tornarono a casa, i roghi dei libri del '33 e i rastrellamenti nei Ghetti europei. Tutto aiuta a non dimenticare uno dei periodi più bui della Storia e i milioni di vittime e la follia umana. La cosa più importante che dobbiamo imparare oggi è non dimenticare per tramandare a coloro che verranno dopo di noi ciò che è accaduto durante la Seconda Guerra mondiale. Per essere certi che la pagina più buia dell’umanità non abbia a ripetersi.

18 gennaio 1919. Mentre nella reggia di Versailles prendevano avvio i lavori della Conferenza di pace per porre fine alla Grande Guerra che aveva provocato milioni di vittime, a Roma, presso l’albergo Santa Chiara, la Commissione provvisoria del Partito Popolare Italiano con il segretario politico don Luigi Sturzo diffondeva il suo celebre appello ai «liberi e forti», rivolto a «uomini moralmente liberi e socialmente evoluti» pronti a sostenere un progetto per l’Italia del primo dopoguerra. «A tutti gli uomini liberi e forti, che in questa grave ora sentono alto il dovere di cooperare ai fini superiori della Patria, senza pregiudizi né preconcetti, facciamo appello ....».

 La Democrazia Cristiana partecipa al dolore per la scomparsa prematura di David Sassoli, presidente italiano del Parlamento europeo dal 2019. Nel suo breve mandato ai vertici dell'UE ha dimostrato straordinarie doti di equilibrio e la volontà di far tornare l'Unione europea ai principi dei padri fondatori. Condoglianze vivissime alla sua famiglia, ai suoi amici e colleghi del Parlamento europeo.

I democratici cristiani ricordano con commozione e graditudine l'impegno politico e istituzionale dell'on. Carmelo Puija. La sua capacità rappresentativa unita all'impegno operativo e alla carica umana ha caratterizzato il suo percorso politico nel Partito,in Calabria,in Parlamento e al Governo del Paese Un leale compagno di viaggio , un amico che resterà sempre presente nella nostra memoria.  R.I.P.

Il giorno  15 dicembre 2021 alle ore 10,30  presso l’Auditorium di S. Lorenzo in Lucina in Roma - via S. Lorenzo in Lucina n.16/a in seconda convocazione, il Presidente del Consiglio Nazionale della Democrazia Cristiana, sen. Renzo Gubert ha aperto i lavori del Consiglio Nazionale DC che avvia - di fatto - la fase preparatoria del XX Congresso Nazionale. Dopo alcune parole di saluto, ha invitato il Segretario nazionale del Partito, dott. Renato Grassi a pronunciare la Relazione introduttiva. Questo il testo integrale.

Il Presidente del Consiglio Nazionale della Democrazia Cristiana, sen. Renzo Gubert, convoca il Consiglio Nazionale DC per il 15 dicembre 2021 con un nutrito Ordione del Giorno. Dopo le relazioni introduttive rispettivamente dello stesso Presidente DC e del Segretario Nazionale dr. Renato Grassi, l'Assemblea sarà chiamata a pronunciarsi sulla data della convocazione del XX° Congresso Nazionle del Partito, sul Regolamento del medesimo Congresso e deliberare tutti gli adempimenti a esso collegati previsti dallo Statuto. 

 

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Caritas in veritate

La Carità nella verità, di cui Gesù s'è fatto testimone è la principale forza propulsiva per il vero sviluppo di ogni persona e dell'umanità intera. Il Papa Benedetto XVI ricorda che la carità è la via maestra della dottrina sociale della Chiesa. D'altro canto, dato il rischio di fraintenderla, di estrometterla dal vissuto etico, va coniugata con la verità. E avverte: Un Cristianesimo di carità senza verità può venire facilmente scambiato per una riserva di buoni sentimenti, utili per la convivenza sociale, ma marginali. Lo sviluppo ha bisogno della verità. Senza di essa, afferma il Pontefice, l'agire sociale cade in balia di privati interessi e di logiche di potere, con effetti disgregatori sulla società. Benedetto XVI si sofferma su due criteri orientativi dell'azione morale che derivano dal principio carità nella verità; la giustizia e il bene comune. Ogni cristiano è chiamato alla carità anche attraverso una via istituzionale che incida nella vita della polis, del vivere sociale.

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