Il 27 maggio scorso presso l’hotel San Michele di Caltanissetta si è svolta la numerosissima assemblea siciliana della D.C. su invito di Renato Grassi e Alberto Alessi. Non a caso si è scelta la cittadina nissena dove nell’ottobre 1943 un giovane avvocato, Giuseppe Alessi, nel suo studio legale di via Cavour 19 convocò la prima riunione di Cattolici Militanti i quali, dopo un lungo dibattito aderirono al progetto alessiano di costituire la D.C. Fu proprio Alessi a disegnare il simbolo e scrivere lo statuto che dopo mesi fu consegnato a De Gasperi.

Hanno partecipato anche l’on. Mario Tassone (segretario nazionale CDU), l’on. Alaimo, l’on. Galletti, Piera Lo Iacono che ha dato la sua disponibilità ad una candidatura alla presidenza della Regione, il professor Pierro presidente dell’associazione Libertas, il dottor Di Stefano coordinatore di democristiani del Lazio, il Dr Sabella segretario nazionale di Italia Moderata. Ha chiuso il dibattitto l’On. Gianni Fontana Presidente Nazionale dell’associazione dei Democratici Cristiani.

È anche intervenuto il dr. Prenzavalle vice-segretario Nazionale della Gioventù Monarchica Italiana, portando il saluto del Presidente Nazionale di Italia Reale - Stella e Corona, l’Avvocato Massimo Mellucci De Molucci. Il Dr. Prenzavalle ha portato altresì il saluto del segretario nazionale Dr Angelo Novellino e del segretario Regionale Dr Filippo Marotta Rizzo e anche del segretario nazionale del GMI Dr Alberto Barbaiti.

Il Dibattito che è seguito è stato proficuo e caratterizzato da proposte operative unitarie per la ricostruzione della D.C. storica. Per la regione Sicilia i punti programmatici più salienti espressi dall’onorevole Alessi sono stati:

  1. Confederazione con UDC e CDU
  2. Piano economico quinquennale
  3. Proposta per la costituzione del parlamento del mediterraneo
  4. Moneta complementare
  5. Referendum sulle reintroduzioni nelle scuole elementari della Educazione Civica.

Il secondo tema trattato è stato proprio quello di costituire le sezioni D.C. in tutte le province Siciliane, elementi di base per eleggere i delegati al congresso nazionale che probabilmente sarà convocato nel settembre 2017.

Il Presidente Fontana nel suo apprezzato intervento ha ricordato la forte tensione morale e ideale di Giuseppe Alessi e i pochi coraggiosi che innalzarono nel 1943 la bandiera della D.C. e ha auspicato che con uguale coraggio i democratici di oggi operino per riattivare nel agone polito la D.C.

Renato Grassi con una analisi politica profonda ha sottolineato con forza come l’unita dei democratici sia necessaria perché la D.C. riabbia la sua funzione storica e la sua identità culturale politica.

Applauditi sono stati gli interventi dell’onorevole Tassone del Dr. Pierro del Dr. Di Stefano, di Vitabile, di Schifani, di Leo Pellegrino, di Giuseppe Alessi, di Sorano, di Calsabianca. E infine molto apprezzata la relazione svolta da Piera Lo Iacono con passione e grinta.

 

Renato Grassi osserva

Il convegno del 27 maggio a Caltanissetta, nonostante le difficoltà logistiche per la concomitanza del G7 a Taormina (trasporti, viabilità, comunicazione, stampa monopolizzata, ecc..), ha evidenziato una ampia risposta all'invito a tutti i democristiani di Sicilia. L'Assemblea ed il dibattito programmato hanno registrato la partecipazione di numerosi rappresentanti di tutte le province siciliane.

Il coinvolgimento spontaneo di altre componenti (Area Sandri e area Libertas) è la riprova, inoltre, che pur con la difficoltà di costruire un impegno unitario in vista delle elezioni regionali (5 novembre) esiste un richiamo alla comune e dichiarata identità democristiana che rivela un ampio consenso e un ulteriore possibile radicamento in tutta la Sicilia.

Occorre con pazienza e con realismo costruire una piattaforma programmatica e un progetto politico ed elettorale condivisibile da tutti. A mio giudizio l'interlocuzione e la possibile intesa politica vanno allargate alle altre componenti della stessa area presenti nella Regione (C.D.U. - U.D.C., movimenti politici di ispirazione cristiana e popolare) in vista delle prossime scadenze elettorali.

In definitiva non c'è spazio per egoismi e piccole beghe, e mentre continuiamo ad impegnarci per rafforzare organizzativamente e politicamente la D.C., dobbiamo operare responsabilmente per costruire la "Federazione dei Democristiani e dei Popolari".

 

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